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domenica 22 gennaio 2012

Romagratis lavoro: il coworking

coworking. Uno spazio definito come luogo terzo, oltre la casa e il lavoro, oppure come luogo passerella, perché favorisce l’incontro, lo scambio informale di idee e la collaborazione, soprattutto tra freelance.
Il coworking in Italia è in continua crescita: è appena stata avviata la prima mappatura su Foursquare. E gli spazi di coworking si stanno differenziando.
Aumentano quelli generalisti, ben rappresentati dalla rete Cowo. Quattro anni fa Massimo Carraro ha aperto il primo, negli uffici della sua agenzia di comunicazione. Da allora, ha promosso una rete di affiliati che oggi conta 58 sedi in Italia e una a Barcellona. Un modello aperto, che pone pochi vincoli, agli affiliati e ai coworker.
Ma l’aspetto più interessante è la diffusione di spazi di coworking “selettivi”: la rete internazionale The Hub, oggi presente a Milano e Rovereto, a breve anche a Trieste, Roma, Bari e Siracusa, orientata all’innovazione sociale e all’imprenditoria sociale; Talent Garden di Brescia, che entro il 2012 aprirà anche a Milano e Torino, per talenti nell’ambito del web e della comunicazione; The Collective, in apertura a Verona, che punta alla creazione di un “perfect mix” tra professioni nell’ambito della creatività e dell’innovazione.
Sono spazi di coworking, ma non solo: i coworker vengono selezionati, sulla base di un progetto specifico; lavorano in spazi co-progettati per rispondere alle loro esigenze; vengono supportati da un facilitatore. Gli spazi condivisi non sono solo fisici, ma relazionali: l’obiettivo è l’accelerazione di idee e progetti.
Se negli anni ottanta si parlava di “rivoluzione del tempo scelto”, ora si pone la questione dello “spazio scelto”: dove lavorare, come e soprattutto con chi. Un tema che parte dai freelance in coworking, ma che inizia a interessare anche i lavoratori dipendenti, con la comparsa di scrivanie con le rotelle e mobili in cartone.
Non sarà una rivoluzione, ma potrebbe cambiare il nostro modo di abitare il lavoro.

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